Quello che voglio recensire ora non è solo un gioco, ma un’intera saga: Prince of Persia!
Il protagonista è il principe di Persia, che vive diverse avventure collegate alle cosiddette Sabbie del Tempo.
I giochi sono 4: “le sabbie del tempo”, “spirito guerriero”, “i due troni” e “le sabbie dimenticate”.
Nel primo episodio il principe libera, per sbaglio, le Sabbie del Tempo, delle sabbie magiche capaci di conferire un potere immenso. Da qui partono tutte le avventure della saga. Lo scopo di questo primo gioco è sconfiggere il potere delle Sabbie, che è controllato dallo zio del principe, nonché consigliere del re. Infine, quindi, il protagonista dovrà combattere suo zio.
Il secondo capitolo è una diretta conseguenza del primo: il principe è inseguito dal Dahaka (il Guardiano del Tempo) perché colpevole di aver viaggiato nel tempo, cosa assolutamente vietata agli uomini! Il protagonista, per sfuggire al suo destino, si reca sull’Isola del Tempo per conferire con l’imperatrice e salvarsi. Alla fine il principe riesce a sconfiggere il Dahaka e salvarsi la vita.
Il terzo episodio si apre con il ritorno del principe a Babilonia, sua città natale. A sorpresa la città appare distrutta e sotto attacco. Ancora la causa di tutto è lo zio che di nuovo libera le Sabbie del Tempo. Il principe questa volta riesce a sconfiggere definitivamente lo zio.
Il quarto capitolo è ambientato tra il primo ed il secondo. Il principe viene inviato dal padre ad apprendere le tattiche difensive dal fratello. La vicenda si snoda intorno alle Sabbie Dimenticate, sabbie simili a quelle del primo episodio, ma controllate da un demone che il principe riesce a sconfiggere.
Il gioco però non è solo narrazione, la parte bella sono i combattimenti, ma ancora di più gli enigmi e le trappole. Infatti bisogna risolvere un gran numero di enigmi, alcuni anche complicati. In aggiunta ogni corridoio di ogni palazzo è cosparso di trappole, anche solo il muoversi all’interno delle mappe è un’incognita: se si sbaglia qualche passo si potrebbe rischiare di dover ricominciare dall’ultimo salvataggio.
La giocabilità secondo me è ottima e migliora molto da un gioco all’altro. Sotto questo punto di vista l’episodio migliore è il terzo, dove c’è anche la possibilità di effettuare assassinii veloci, il che fa molto assassin’s creed!
Questa saga ha ispirato anche un regista, infatti è uscito il film collegato al primo gioco, ma è di gran lunga meglio giocare che guardare il film!
By Catalano Davide
GameChoc 